LA FESTA PATRONALE
Sulla scia del Cantiere della pietà popolare intrapreso dalla nostra Diocesi nell’ambito del Cammino sinodale e dei Cantieri di Betania, ed in risposta alle tante sollecitazioni giunte da più parti, nei primi mesi del 2023 si è dato avvio ad un cammino parrocchiale di discernimento e di riflessione comunitaria in merito alla questione delle feste religiose ed in particolar modo a quella della festa patronale di San Severino Abate.
Già nel corso della prima convocazione del neo Consiglio Pastorale Parrocchiale, avvenuta in data 2 gennaio dello scorso anno, don Aniello dando comunicazione della nomina del coordinatore della nascente Commissione per tutti i festeggiamenti -individuato nella persona dell’arch. Salvatore Carbone- apriva la discussione circa i criteri della creazione e dell’effettiva costituzione di una tale commissione ed auspicava di riflettere circa il tema delle feste religiose e delle processioni in relazione alla domenica come festa primordiale.
La seconda riunione del C.P.P., avvenuta in data 25 gennaio, così, fu incentrata tutta su tale questione. Frutto di tale incontro fu la decisione condivisa di convocare un’Assemblea Parrocchiale nella quale poter discutere e meglio definire tutto quanto attinente alle feste, sia in linea generale che nello specifico locale della festa patronale, affinché da essa si potesse giungere a produrre una sintesi di quanto dibattuto in seno al Consiglio. Si è proceduto, pertanto, ad istituire una commissione (cfr. art. 11 del Regolamento dei Consigli Pastorali) con membri del C.P.P. e membri non appartenenti al C.P.P., avente finalità preparatoria di tale Assemblea. Tale commissione, poi, si è effettivamente riunita in data 12 e 19 febbraio u.s. Di seguito la ricostruzione storica -emersa in seno a tale commissione- di ciò che è avvenuto nel corso del tempo al riguardo della festa patronale:
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La festa patronale non si è mai svolta in gennaio fino ad un periodo abbastanza recente. Fino a quando è stato parroco don Aniello Tina, la festa patronale si svolgeva nella prima decade di settembre o massimo agli inizi di ottobre. Veniva celebrata esponendo alla pubblica venerazione quattro santi (vedasi la foto sopra riportata degli inizi degli anni ’60). Vi erano due giorni di processione: il primo giorno uscivano per le strade del paese, con il concorso del popolo, le due sante; il secondo giorno, allo stesso modo, i due santi. Venivano installate luminarie e palco. Vi era la cassa armonica con le esibizioni di diverse bande musicali che eseguivano brani di musica classica. L’8 gennaio, invece, data liturgica di san Severino, non si svolgeva alcuna festa esteriore. Semplicemente veniva celebrato un triduo ed il giorno della festa, di mattina, usciva il santo in processione per le strade del paese, allora molto meno esteso di ora. Tutto quanto descritto fino a quando è stato parroco don Aniello Tina (inizi degli anni ’80).
Con l’avvento di don Michele Fusco le cose sono cambiate nel senso che si dirà. Inizialmente si è mantenuta la festa patronale a settembre solo con san Severino. A gennaio, invece, l’8 gennaio, veniva svolta la processione con le statue di san Severino e san Giovanni Battista. La situazione è rimasta invariata fino al 2008, ultimo anno in cui si è svolta la festa patronale a settembre per i motivi che si diranno. Negli ultimi anni, fino al 2008, essendo venuta meno la festa della Madonna dell’Arco, si era cercato di strutturare la festa patronale cercando di abbracciare tutto il paese. È stato così che si è cercato di installare le luminarie per tutto il paese e che ogni sera della festa il palco veniva montato in una zona diversa del paese con un risultato fallimentare. Per evitare questo nel 2008 venne organizzata una festa folkloristica (non liturgica) di tre giorni nel rione della Madonna dell’Arco. Il 2008 ha segnato la fine della festa patronale in settembre. Dal 2009, infatti, solo a gennaio nel giorno di san Severino usciva la processione del santo (nel frattempo dall’arrivo della nuova statua realizzata ad Ortisei, san Giovanni Battista non veniva portato più in processione) la mattina dopo la celebrazione della Messa. Si trattava di una processione per le strade principali del paese con concorso di popolo e banda. Lungo il tragitto, inoltre, venivano raccolte anche le offerte spontanee dei fedeli. A gennaio, inoltre, c’è da aggiungere, che in corrispondenza della festa liturgica di san Severino, con l’avvento di don Michele, venne introdotta la sagra “salsiccia e friarielli”.
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Nell’Assemblea Parrocchiale, tenutasi il 26 febbraio dello scorso anno, si dibatté principalmente la questione della collocazione temporale della festa patronale, questione comprensibile se si pensa che fino al 2009 questa veniva celebrata nel mese di settembre e che tuttora da più parti continuano a giungere sollecitazioni per il suo ripristino in tale periodo. L’esito dell’Assemblea ha confermato tale orientamento.
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale riunitosi in data 29 maggio 2023, volendosi soffermare su quanto emerso nei mesi precedenti, diede espressione favorevole circa la possibilità di ritornare a celebrare la festa patronale nel mese di settembre, recependo e ratificando così la volontà di quell’Assemblea. In seguito a discussione e votazione, intese delineare una proposta concreta riguardante la memoria liturgica di San Severino (8 gennaio), la solennità del titolare della parrocchia (24 giugno) e la futura festa patronale in onore di San Severino da celebrarsi nel mese di settembre.
Di seguito la proposta avanzata ed approvata dal Consiglio Pastorale e presentata al Vescovo diocesano con lettera datata 24 giugno 2023:
- per il giorno liturgico proprio di San Severino (8 gennaio) si è convenuto che si continui a tenere la tradizionale processione –ridimensionandola nei modi, nella durata e nel tragitto, e cioè per una durata massima di un’ora e mezza e secondo un itinerario ben stabilito- con il simulacro del Santo Patrono, da concludersi in chiesa con la celebrazione solenne della Santa Messa. Altresì si è stabilito che si continui a svolgere la consolidata sagra parrocchiale;
- per la solennità liturgica della natività di San Giovanni Battista (24 giugno) si è semplicemente convenuto di celebrare un triduo di preparazione e di solennizzare la celebrazione della Santa Messa nel giorno proprio della festa;
- per la festa patronale da celebrarsi nel mese di settembre si è inteso farla precedere da una novena di preparazione accompagnata da tre giorni di festa civili. Circa la questione della data ci si orienta per la fine del mese di settembre, in corrispondenza del periodo in cui si celebra la festa dell’Arcangelo Michele, di cui si diffuse per primo il culto in questo territorio intorno al dodicesimo secolo. Si prospetta di collocare in questo periodo -e non a gennaio- la tradizionale peregrinatio di San Severino. Peregrinatio da concludersi, a conclusione dei festeggiamenti in una zona del paese, con la celebrazione della Santa Messa solenne ed il successivo rientro -in processione solenne con il concorso del popolo e delle autorità- del simulacro del Santo Patrono in chiesa.
La suddetta proposta ha ricevuto la pronta approvazione e l’elogio del nostro Vescovo.
Da quest’anno (2024) abbiamo applicato la nuova proposta e con non poca fatica, riprenderemo a celebrare nuovamente la Festa Patronale nel prossimo mese di settembre.