CANTORI E ORGANISTI

Papa Francesco: pregare nella liturgia

La liturgia, in sé stessa, non è solo preghiera spontanea, ma qualcosa di più e di più originario: è atto che fonda l’esperienza cristiana tutta intera e, perciò, anche la preghiera è evento, è accadimento, è presenza, è incontro. È un incontro con Cristo.

Papa Francesco, nella lettera apostolica Desiderio Desideravi, invita a «riscoprire ogni giorno la bellezza della verità della celebrazione cristiana» (n.21), richiamando l’importanza della cura dell’ars celebrandi, che rappresenta «un modo per custodire e per crescere nella comprensione vitale dei simboli della Liturgia» (n. 48). Nell’ars celebrandi un posto di rilievo viene occupato proprio dal canto liturgico, che è parte integrante dell’azione liturgica stessa. È importante, quindi, proprio per favorire la partecipazione attiva del popolo di Dio, dedicare una particolare cura al canto nella liturgia e alla formazione liturgico musicale.

Responsabile del gruppo Cantori e Organisti è la Sign.ra Lia Fiore.

Papa Francesco: pregare nella liturgia

Udienza Generale del 3 febbraio 2021

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Si è più volte registrata, nella storia della Chiesa, la tentazione di praticare un cristianesimo intimistico, che non riconosce ai riti liturgici pubblici la loro importanza spirituale. Spesso questa tendenza rivendicava la presunta maggiore purezza di una religiosità che non dipendesse dalle cerimonie esteriori, ritenute un peso inutile o dannoso. Al centro delle critiche finiva non una particolare forma rituale, o un determinato modo di celebrare, ma la liturgia stessa, la forma liturgica di pregare.

DESIDERIO DESIDERARVI

Lettera Apostolica  del Santo Padre Francesco sulla Formazione Liturgica del Popolo di Dio. Del 29 giugno 2022

Desiderio desideravi hoc Pascha manducare vobiscum, antequam patiar (Lc 22,15).

La formazione liturgico musicale alla luce della Desiderio Desideravi

di Fabio Trudu

La formazione liturgica è una delle istanze promosse dal Concilio Vaticano II nel contesto della riforma generale della liturgia. È un’attenzione che non è certo mancata nel periodo post-conciliare, seppure non sia stata intesa e attuata in modo sempre univoco, anzi diverse sono state le fasi nell’azione pastorale formativa relativamente alla liturgia.

Dai repertori locali al Repertorio nazionale di canti per la liturgia

di Luigi Girardi

Questa relazione non ha propriamente l’intento di ripercorrere la storia del Repertorio Nazionale di canti per la liturgia (= RN). Piuttosto intende mettere a fuoco – come suggerito dal titolo – un dinamismo importante che è stato alla base dell’elaborazione del RN e che ancora merita di essere attivato. Esso implica un rapporto vitale e circolare tra le realtà locali e la realtà nazionale, con il servizio reciproco che può essere offerto da ciascuno in ordine al repertorio.

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