I SACRAMENTI
Il giorno di pentecoste, con l’effusione dello Spirito Santo, la Chiesa viene manifestata al mondo. Il dono dello Spirito inaugura un tempo nuovo nella «dispensazione del mistero»: il tempo della Chiesa, nel quale Cristo manifesta, rende presente e comunica la sua opera di salvezza per mezzo della liturgia della sua Chiesa, «finché egli venga» (1 Cor 11,26). In questo tempo della Chiesa, Cristo vive e agisce ormai nella sua Chiesa e con essa in una maniera nuova, propria di questo tempo nuovo. Egli agisce per mezzo dei sacramenti; è ciò che la tradizione comune dell’Oriente e dell’Occidente chiama «l’economia sacramentale»; questa consiste nella comunicazione (o «dispensazione») dei frutti del mistero pasquale di Cristo nella celebrazione della liturgia «sacramentale» della Chiesa. – CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA, 1076
Le parole e le azioni di Gesù nel tempo della sua vita nascosta e del suo ministero pubblico erano già salvifiche. Esse anticipavano la potenza del suo mistero pasquale. Annunziavano e preparavano ciò che egli avrebbe donato alla Chiesa quando tutto fosse stato compiuto. I misteri della vita di Cristo costituiscono i fondamenti di ciò che, ora, Cristo dispensa nei sacramenti mediante i ministri della sua Chiesa, poiché «ciò che […] era visibile nel nostro Salvatore è passato nei suoi sacramenti». «Forze che escono» dal corpo di Cristo, sempre vivo e vivificante, azioni dello Spirito Santo operante nel suo corpo che è la Chiesa, i sacramenti sono i «capolavori di Dio» nella Nuova ed eterna Alleanza. (CCC 1115-1116) La grazia meritataci da Cristo nella sua opera redentrice viene resa attuale e accessibile tramite i sacramenti, affidati alla Chiesa.
Tutta la vita liturgica della Chiesa gravita attorno al sacrificio eucaristico e ai sacramenti. Nella Chiesa vi sono sette sacramenti: il Battesimo, la Confermazione o Crismazione, l’Eucaristia, la Penitenza, l’Unzione degli infermi, l’Ordine, il Matrimonio (CCC 1113)
Degnamente celebrati nella fede, i sacramenti conferiscono la grazia che significano. Sono efficaci perché in essi agisce Cristo stesso: è lui che battezza, è lui che opera nei suoi sacramenti per comunicare la grazia che il sacramento significa. Il Padre esaudisce sempre la preghiera della Chiesa di suo Figlio, la quale, nell’epiclesi di ciascun sacramento, esprime la propria fede nella potenza dello Spirito. Come il fuoco trasforma in sé tutto ciò che tocca, così lo Spirito Santo trasforma in vita divina ciò che è sottomesso alla sua potenza. È questo il significato dell’affermazione della Chiesa: i sacramenti agiscono ex opere operato (lett. «per il fatto stesso che l’azione viene compiuta»), cioè in virtù dell’opera salvifica di Cristo, compiuta una volta per tutte. Ne consegue che «il sacramento non è realizzato dalla giustizia dell’uomo che lo conferisce o lo riceve, ma dalla potenza di Dio». Quando un sacramento viene celebrato in conformità all’intenzione della Chiesa, la potenza di Cristo e del suo Spirito agisce in esso e per mezzo di esso, indipendentemente dalla santità personale del ministro. Tuttavia i frutti dei sacramenti dipendono anche dalle disposizioni di colui che li riceve. La Chiesa afferma che per i credenti i sacramenti della Nuova Alleanza sono necessari alla salvezza. La «grazia sacramentale» è la grazia dello Spirito Santo donata da Cristo e propria di ciascun sacramento. Lo Spirito guarisce e trasforma coloro che li ricevono conformandoli al Figlio di Dio. Il frutto della vita sacramentale è che lo Spirito di adozione deifica i fedeli unendoli vitalmente al Figlio unico, il Salvatore. (CCC 1127-1129)
I sette sacramenti toccano tutte le tappe e tutti i momenti importanti della vita del cristiano: grazie ad essi, la vita di fede dei cristiani nasce e cresce, riceve la guarigione e il dono della missione. In questo si dà una certa somiglianza tra le tappe della vita naturale e quelle della vita spirituale. Seguendo questa analogia saranno presentati per primi i tre sacramenti dell’iniziazione cristiana, poi i sacramenti della guarigione, infine i sacramenti che sono al servizio della comunione e della missione dei fedeli. Quest’ordine […] permette […] di vedere che i sacramenti formano un organismo nel quale ciascuno di essi ha il suo ruolo vitale. In questo organismo l’Eucaristia occupa un posto unico in quanto è il «sacramento dei sacramenti»: «Gli altri sono tutti ordinati a questo come al loro specifico fine». (cfr. CCC 1210-1211)