IL CATECHISMO

Per l’ammissione alla mensa Eucaristica e alla Cresima si stabilisce un itinerario di sette anni così articolato: non meno di tre anni per l’ammissione alla mensa Eucaristica e tre anni per l’ammissione alla Cresima. Comunque, l’ammissione all’Eucaristia non avvenga prima del compimento dei nove anni. Sarà il buon senso del parroco, in accordo con il vicario foraneo, a valutare le situazioni particolari e offrire una soluzione dignitosa.
Durante il tempo dell’iniziazione cristiana, il parroco terrà incontri con i genitori e con i catechisti, insieme ai quali dovrà giudicare dell’idoneità dei fanciulli per l’ammissione all’Eucaristia. L’iniziazione cristiana dei fanciulli interpella la responsabilità originaria della famiglia nella trasmissione della fede. Il coinvolgimento della famiglia incomincia prima dell’età scolare e la parrocchia deve offrire ai genitori gli elementi essenziali per l’educazione cristiana dei figli. Pertanto, si potrà proporre ai genitori di partecipare ad un appropriato cammino di formazione, parallelo a quello dei figli. La partecipazione dei fanciulli alla Messa domenicale, insieme con i genitori, deve essere proposta come momento essenziale della preparazione ai Sacramenti. Il legame tra gli incontri di catechismo e l’incontro domenicale intorno alla mensa eucaristica deve essere ritenuto il maggior criterio di discernimento dell’idoneità dei fanciulli per l’ammissione al Sacramento, evitando di confondere i due momenti e distanziando il momento catechistico da quello celebrativo della Domenica. – Norme Pastorali, pag. 15 e 16

La nostra società è immersa in un processo di scristianizzazione. Ce ne rendiamo conto ed è un dato di fatto. La “catechesi”, cioè l’annuncio delle verità cristiane a coloro che cristiani già lo sono, non resta indifferente a questo processo. Anche in quegli ambienti un tempo fortemente segnati dall’annuncio e dalle tradizioni cristiane si diffondono una “sordità” e un’estraneità all’annuncio evangelico e alla sua manifestazione nella vita di ogni giorno.

La nostra parrocchia da alcuni anni ritiene che nel percorso dell’iniziazione cristiana (sacramenti del battesimo, dell’eucarestia e della confermazione) non possano essere coinvolti soltanto bambini e ragazzi con i loro catechisti, ma pure i genitori. Diventare cristiani è una questione che coinvolge tutta la famiglia. Ecco l’esigenza di sottolineare l’identità e il ruolo della famiglia nella catechesi, in quanto destinataria e soggetto attivo di essa.

Il percorso da fare insieme, comunità parrocchiale (e dunque catechisti in prima linea), bambini e ragazzi, genitori, comprende una progressiva assunzione di motivazioni condivise:

  • rendere i genitori consapevoli e responsabili del servizio alla vita che Dio ha posto nelle loro mani;
  • illuminare il loro originario compito educativo in qualità di primi catechisti e maestri della fede per i loro figli;
  • aiutarli a passare, se necessario, da una richiesta dei sacramenti dell’iniziazione cristiana fatta per tradizione, a una richiesta motivata dalle ragioni della fede;
  • promuovere nei genitori una fede adulta propria di cristiani laici che hanno per vocazione la famiglia;
  • abilitarli alla testimonianza di fede nella famiglia, nella Chiesa e nella società.

 

Per raggiungere questi obiettivi, il percorso di catechesi è stato strutturato in modo da coinvolgere insieme genitori e figli:

  • successivamente saranno indicati gli orari e i giorni degli incontri

Il percorso dura complessivamente sei anni e parte, grosso modo, dall’anno in cui si frequenta la seconda elementare, per finire in terza media, con la celebrazione del sacramento della confermazione. Il catechismo però non è la scuola: se per ragioni diverse non si è potuto frequentare, non è necessario saltare anni preziosi di formazione. Si procede di là dove ci si era fermati. Per questa ragione, gli anni sono identificati in maniera ordinale progressiva: “1° anno”, “2° anno”, ecc. e non come “1ª elementare”, “3ª elementare”, ecc.

Le tappe del percorso sono così scandite:

1° anno: introduzione all’iniziazione cristiana.
2° anno: prima confessione.
3° anno: Prima comunione.
4°, 5° e 6°anno: triennio di preparazione al sacramento della confermazione.

Per l’età della Confermazione la Chiesa diocesana accoglie le disposizioni della Conferenza Episcopale Italiana, che stabilisce il conferimento della Confermazione non al di sotto dei 12 anni a coloro che hanno ricevuto il Battesimo da bambini. L’itinerario catechistico degli adolescenti e dei giovani che si preparano al sacramento della Confermazione si caratterizzi come itinerario che conduce alla riscoperta di Gesù Cristo nella Chiesa; conduca l’adolescente e il giovane a maturare una coscienza vocazionale; alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, educhi alle virtù civiche; dal punto di vista metodologico, parta dal vissuto reale dei giovani e avvenga nella vita di gruppo; superi il tradizionale modello scolastico dell’incontro. Durante il periodo di preparazione i candidati si impegnino nella frequenza agli incontri di catechesi e nella fedele partecipazione all’Eucaristia domenicale in forme di servizio e di carità. Per i ragazzi e i giovanissimi la durata dell’itinerario di preparazione alla Confermazione non deve essere inferiore a tre anni. Dopo l’ammissione alla Confermazione, i ragazzi e i giovani cresimati trovino spazi concreti d’impegno nella comunità e continuino l’itinerario di fede.

Completata l’iniziazione cristiana, il cammino di formazione cristiana non si conclude. Il gruppo giovani è la naturale prosecuzione di un cammino che prosegue per tutta la vita e che ha, negli anni dell’adolescenza e della gioventù, un tempo privilegiato per gettare le basi per la felicità del domani. Un’opportunità da non sottovalutare: ne va della vita stessa e del suo senso.

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